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La medicina comportamentale è una branca della medicina veterinaria che si occupa di patologie del comportamento.

Quando un cane o un gatto presentano un problema comportamentale è importante capire se questo deriva da un errore compiuto nell’ educazione o nella gestione, se è legato a patologie organiche in atto o se è una patologia del comportamento. 

Se il problema viene trascurato o trattato nel modo sbagliato potrebbe peggiorare e rendere ancora più difficile la sua risoluzione.

Le patologie del comportamento sono molte; alcune sono legate ad errori nelle fasi di sviluppo del cucciolo o a condizioni avverse durante l’infanzia e l’adolescenza, altre sono problemi relativi alla relazione con il proprietario, altre insorgono nel cane o gatto anziano, altre ancora hanno forti componenti genetiche ed ereditarie.

La visita comportamentale ha lo scopo innanzitutto di giungere ad una diagnosi, attraverso la raccolta di informazioni anamnestiche e l’osservazione diretta dell’animale stesso nel suo ambiente o in un ambiente estraneo (a seconda del caso).

Verrà poi stabilito un protocollo riabilitativo-comportamentale da impostare in accordo con il proprietario ed eventualmente con il supporto di un educatore cinofilo.

Successivamente ci si aggiorna sia telefonicamente che con controlli periodici che valuteranno i miglioramenti o i cambiamenti dell’animale in base ai quali la terapia andrà modificata.

Medicina

Comportamentale

La medicina comportamentale è una branca della medicina veterinaria che si occupa di patologie del comportamento.

Quando un cane o un gatto presentano un problema comportamentale è importante capire se questo deriva da un errore compiuto nell’ educazione o nella gestione, se è legato a patologie organiche in atto o se è una patologia del comportamento. 

Se il problema viene trascurato o trattato nel modo sbagliato potrebbe peggiorare e rendere ancora più difficile la sua risoluzione.

Le patologie del comportamento sono molte; alcune sono legate ad errori nelle fasi di sviluppo del cucciolo o a condizioni avverse durante l’infanzia e l’adolescenza, altre sono problemi relativi alla relazione con il proprietario, altre insorgono nel cane o gatto anziano, altre ancora hanno forti componenti genetiche ed ereditarie.

La visita comportamentale ha lo scopo innanzitutto di giungere ad una diagnosi, attraverso la raccolta di informazioni anamnestiche e l’osservazione diretta dell’animale stesso nel suo ambiente o in un ambiente estraneo (a seconda del caso).

Verrà poi stabilito un protocollo riabilitativo-comportamentale da impostare in accordo con il proprietario ed eventualmente con il supporto di un educatore cinofilo.

Successivamente ci si aggiorna sia telefonicamente che con controlli periodici che valuteranno i miglioramenti o i cambiamenti dell’animale in base ai quali la terapia andrà modificata.

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