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Cane da lavoro ed esercizio fisico, farlo con consapevolezza.

  • Dott.ssa Amoroso Roberta
  • 1 apr 2018
  • Tempo di lettura: 2 min

"L’allenamento può essere definito un processo educativo che si concretizza con l’organizzazione dell’esercizio fisico ripetuto in quantità ed intensità tale da produrre carichi progressivamente crescenti, che stimolino i processi biochimici-fisiologici e migliorino le capacità fisiche, psichiche, tecniche dell’atleta, consolidando il rendimento in gara (performance)"

Mariani e coll. 1997

Il cane da lavoro è da considerare a tutti gli effetti uno sportivo professionista, la cui vita è regolata ed incentrata sulla preparazione atletica e su un lavoro realizzato grazie a particolari doti fisiche e mentali. Qualunque sia il lavoro che il cane è chiamato a svolgere (caccia, ricerca, sicurezza, gare sportive, ecc.) la sua gestione non può prescindere da due requisiti essenziali:

  • il mantenimento del benessere psico-fisico

  • l’allenamento e la preparazione al lavoro

Per benessere psico-fisico s'intende il garantire i requisiti minimi di sanità, si pensi quindi alla profilassi vaccinale, ai trattamenti di parassiti esterni ed interni e, soprattutto, soddisfare i bisogni primari del cane:

- fisiologici

- sociali

- di sicurezza

- evolutivi

Per maggiori informazioni clicca qui.

E' importante capire che l'esercizio fisico fa sì che l’organismo instauri un’omeostasi decisamente differente rispetto a quella di soggetti che vivono una vita sedentaria.

Basti pensare alla richiesta calorica che risulta essere maggiore nei cani da lavoro, grazie ad un metabolismo basale più accelerato e questo se da un lato garantisce performance elevate, dall’altro richiede una gestione mirata per tutta la vita dell’animale.

Ed infatti, uno dei più comuni errori commessi con i cani da lavoro è rappresentato dall’abitudine di mantenerli su livelli bassissimi di attività fisica e di stimolazione sensoriale e mentale per periodi prolungati per poi sollecitare ogni cellula del loro corpo durante i periodi di lavoro. Ciò comporta stress fortissimi per l’organismo che possono manifestarsi, a livello fisico, con difficoltà a smaltire l’acido lattico, abbassamento delle difese immunitarie, dimagramento, sintomi gastrointestinali (vomito, diarrea, ecc.), disidratazione, abbassamento della qualità generale dello stato di salute.

Uno stress da mancanza di allenamento può avere anche ripercussioni psicologiche per cui il cane può manifestare distrazione, tendenza a mantenere le distanze dal conduttore e a compiere azioni apparentemente fuori luogo, abbai protratti ed eccessivi, ipercinesi nel box, tendenza a presentare manifestazioni aggressive.

Tutto ciò ci permette di sottolineare l’importanza fondamentale dell’allenamento di questi animali, non solo per previene lo stress da lavoro ma anche per programmare un miglioramento/aumento delle performance fisiche e mentali che renderanno il lavoro col cane certamente più soddisfacente per il conduttore e gratificante per l’animale.

Alimentazione, controlli medici, sessioni costanti di preparazione sono quegli strumenti che offrono la possibilità a chi lavora con i cani, di ottenere ottimi risultati a lungo termine e permettono ai cani di fare con passione il loro lavoro per tutta la loro vita.

 
 
 

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