Aiuto, il mio cane ha mal di schiena!
- Dott.ssa Amoroso Roberta
- 12 mar 2019
- Tempo di lettura: 7 min
Mi capita, a volte, di essere contattata per una visita comportamentale di cani che cambiano improvvisamente il loro comportamento: smettono di salire sul divano, sono restii al gioco, piangono per un rumore in lontananza, iniziano ad aver paura di tutte le persone che tentano di accarezzarli.. tutto questo non è sempre correlato ad un problema di tipo comportamentale, anzi, quando il problema inizia d'improvviso è molto probabile che sotto ci sia una patologia di tipo clinico. Ecco perché è consigliabile effettuare una visita clinica dal vostro veterinario di fiducia prima di contattare un veterinario esperto in comportamento.
Ultimamente è capitato da me un piccolo meticcio, di 6 anni circa, che mostrava i sintomi sopra descritti. Dopo un'attenta valutazione fisiatrica con la quale ho evidenziato un dolore molto forte a livello lombare, ho consigliato una visita neurologica, vediamo perché...
Non sempre è facile riconoscere il dolore alla schiena del cane, ma è possibile prevenirne l'insorgenza in quei cani che sono predisposti a patologie della colonna vertebrale.
Come sappiamo, esistono alcune razze, dette condrodistrofiche, come il Bassotto Tedesco, il Barboncino, il Pechinese, il Bouledouge Francese, il Cocker Spaniel, il Beagle o anche cani meticci con corpo lungo e arti corti, che sono più predisposte ad alcune patologie tra le quali l'ernia del disco di tipo I (estrusioni).

Questo accade perché questi cani sono nati dalla selezione dell’uomo per essere “cani da caccia”, o meglio “cani da tana”. La loro corporatura, con gli arti corti rispetto al tronco, è selezionata per consentire a questi cani di stanare la selvaggina, infilandosi agevolmente nelle tane di lepri, volpi e tassi. Con il passare del tempo, questi “cani da tana” sono impropriamente diventati “cani da appartamento”, grazie alle dimensioni spesso ridotte e alla vivacità apprezzata dalle famiglie. La vita in appartamento, però, non è loro congeniale e provoca generalmente complicanze per la salute di questi animali.
Il cagnolino che da me è venuto a visita, era un piccolo meticcio condrodistrofico, quindi predisposto alle patologie del disco interverterbrale. Dalla visita neurologica e con la diagnostica opportuna (Risonanza Magnetica o TAC), infatti, è stato riscontrata un'ernia lombo-sacrale, poi operata.
Anche le razze medio grandi, come i cani da pastore e i boxer, che hanno avuto un elevato esercizio fisico durante la loro vita, possono andare incontro ad ernie discali, ma di tipo II (protrusioni).
Scopriamole insieme.
Ernia discale
La colonna vertebrale è composta da vertebre (7 cervicali, 13 toraciche,7 lombari e 3 sacrali, più le varie coccigee formanti la coda) che si articolano l’una dopo l’altra e si muovono grazie a dei dischi intervertebrali, disposti tra un corpo vertebrale e l’altro. I dischi fanno da ammortizzatori tra una vertebra e l'altra. All’interno delle vertebre, al di sopra del disco invece, passa il midollo spinale, gelosamente protetto da queste parti ossee.
Il disco intervertebrale è composto da una parte centrale, il nucleo polposo, ed una parte periferica, un anello fibroso.
Il nucleo è una parte molto importante e se degenera provoca una maggior instabilità anche della parte periferica, creando così i presupposti per far uscire il materiale al suo interno e lasciare che il disco riesca a dislocarsi, raggiungendo così il midollo.

Esistono diversi tipi di ernia, classificati in base alla lesione che provoca.
Ernia discale tipo Hansen 1
E’ tipica dei cani di piccola taglia, ma non solo. E’ provocata dalla degenerazione del disco intervertebrale che incomincia in modo asintomatico fin da cucciolo.
Si possono avere addirittura cani che a 1 anno, hanno già subito una degenerazione fino al 75% del nucleo.
La sintomatologia è tipicamente acuta, soprattutto in seguito ad un movimento improvviso, brusco, arrivando fino alla paralisi degli arti posteriori. Nei casi più gravi l’unica soluzione è l’intervento chirurgico.
Altre volte può essere provocata anche da un trauma. La zona più colpita è quella toraco-lombare e cervicale.
Ernia discale tipo Hansen 2 Più frequente nei cani di taglia grande, può presentare sia sintomi a gravità progressiva, che forme acute ed è dovuto a uno spostamento graduale del disco intervertebrale.
Anche in questo caso, si può arrivare alla paralisi e l’intervento chirurgico diventa necessario.
Cosa me ne accorgo allora?
I Sintomi dell'ernia sono legati al dolore più o meno intenso che il cane percepisce al momento dell'insorgenza e alla gravità del caso.
Saranno quindi sintomi molto variabili soprattutto in base alla localizzazione.
I sintomi che dobbiamo riconoscere, sono quelli riferiti al dolore che può manifestarsi in diversi modi ed intensità con:
- Schiena incurvata verso l'alto (cifosi)
- Riluttanza al movimento
- Zoppia più o meno evidente di uno o più arti
- Abbattimento
- Tremori
- Testa sempre portata in basso
- Groppa e posteriori portati "sotto di sé", soprattutto quando mangia
- Cambiamenti comportamentali e riluttanza a fare cose che prima faceva volentieri (salire sul divano, sull'auto, ecc).
A questi sintomi si possono aggiungere:
- Atassia (perdita di coordinazione durante il movimento)
- Deficit Propriocettivi (sensibilità diminuita alla zampe posteriori o anteriori)
- Paraparesi (diminuzione della capacità motoria)
- Dolorabilità cervicale.
E' importante sapere che, in questi casi, prima si riesce a fare diagnosi, prima si potrà ridurre il danno e quindi avere un buon esito.
Prima di tutto dovrà essere effettuata una visita specialistica con un neurologo veterinario, per poi effettuare una diagnostica per immagini (TAC e/o Risonanza Magnetica) al fine di mettere ben in evidenza la lesione.
Considerando il fatto che anche patologie neoplastiche (tumori) potrebbero dare una sintomatologia del tutto simile alle ernie discali, qualora colpissero la colonna, è sempre importante prima di dare farmaci che potrebbero peggiorare ed aggravare il tumore, effettuare indagini approfondite, come appunto le risonanze e/o TAC.
...ALTRE CAUSE DEL MAL DI SCHIENA.
Discospondilite
La discospondilite è una patologia della colonna dovuta ad una infezione sostenuta da batteri o funghi che intaccano sia il disco intervertebrale che le faccette articolari delle vertebre che vanno incontro a degenerazione con conseguenze anche fatali. Gli agenti patogeni possono essere presenti in circolo, oppure provenire da organi già infetti, o anche da un corpo estraneo ingerito o inalato:
- infezioni urinarie
- endocarditi batteriche
- infezioni cutanee
- infezioni dell'apparato respiratorio
- infezioni gastroeneteriche
- ascessi dentari
- infezioni all'apparato riproduttore
Un sistema immunitario debole non riesce a difendere l'organismo dagli agenti patogeni che riescono, in questo modo, a raggiungere le vertebre causandone la degenerazione.
La discospondilite è comune nei cani di grossa taglia, mentre è rara nei cani di piccola taglia.
I sintomi sono molto generici:
- infezioni urinarie
- zoppia intermittente
- svogliatezza
- febbre
- inappetenza
- falsa cifosi
- a volte paralisi dietro la zona del disco colpita.
La diagnosi può avvenire grazie ad una lastra che mette in evidenza lesioni ossee, confermata poi da TAC ed esami del sangue e delle urine (esame colturale).
La crescita batterica o fungina consentirà di affrontare la terapia antibiotica specifica che dovrà essere effettuata in tempi e modi specifici a seconda del tipo di agente riscontrato.
La prognosi è riservata se l'agente patogeno è un fungo, molto più difficile da trattare.
Spondilartrosi.
La spondilartrosi è una patologia degenerativa della colonna che colpisce più facilmente i cani di grossa e media taglia, sportivi, in età adulta. Particolarmente soggetti sono il Boxer e il Pastore tedesco.
Si tratta della formazione di osteofiti, cioè di escrescenze ossee che si creano a causa di piccoli traumi che il corpo vertebrale subisce e che cerca di riparare, formando altro osso.
La zona del rachide che viene più spesso interessata è quella toraco-lombare, fulcro di molte leve che sono interessate durante il movimento. In particolare le ultime due toraciche e la prima lombare.
Quando si presentano, infiammano anche le parti circostanti, che sono terminazioni nervose e punti di inserzione di muscoli che diventano particolarmente dolenti.
Anche in questa circostanza si instaurano fenomeni di artrosi.
Gli osteofiti possono raggiungere con il tempo dimensioni ragguardevoli, fino ad arrivare a bloccare completamente le vertebre coinvolte (raramente). Quando succede, normalmente il dolore non è presente, ma si limita la mobilità della parte.
I sintomi sono associati al dolore e gravità delle lesioni formatesi e la diagnosi è effettuabile tramite un esame radiografico, che metterà in evidenza le parti ossee.

La patologia è meno grave delle precedenti, in quanto non viene coinvolto il canale midollare, ma è da tenere monitorato il movimento del cane per ridurre l’infiammazione.
Il trattamento fisioterapico e trattamenti antidolorifici, possono dare risultati soddisfacenti, nell’aumentare la capacità di movimento e riduzione del dolore.
Prevenzione del mal di schiena nel cane
Per prima cosa la prevenzione è fondamentale.
Scegliere un cucciolo presso un allevamento serio che faccia selezione sulle caratteristiche morfologiche del cane e non solo sulla bellezza estetica, riduce il rischio di avere cani poco armonici ed estremi nelle caratteristiche di razza.
Una volta che hai portato a casa il cucciolo, dovrai avere le accortezze già elencate per la prevenzione della displasia delle anche:
evitare giochi troppo violenti,
salti,
pavimenti scivolosi,
scale,
gioco del tirare la corda.
Per le patologie della schiena inoltre sarà fondamentale utilizzare la pettorina ad H.
E' importante però insegnare al cane a non tirare al guinzaglio, con l'aiuto di esperti educatori cinofili.
Non esiste infatti un giusto mezzo di contenzione, perché qualunque sarà insufficiente e potenzialmente pericoloso se il cane non è abituato a non tirare.
Il bassotto in particolare non dovrà fare salti e, anche in età adulta, dovrebbe poter avere accesso a divani e letto attraverso delle rampe.
RUOLO DELLA FISIOTERAPIA
Sviluppo del core
Il core è l’insieme di muscoli dell’addome, torace e tronco posteriore che hanno il ruolo fondamentale di mantenere in equilibrio il cane. I muscoli del core comprendono i muscolo addominali, i muscoli paraspinali, i muscoli sottolombari e il muscolo ileopsoas.
Sono muscoli che consentono al cane di rimanere in posizione eretta e correttamente. Questi muscoli ricevono informazioni dal cervello il quale registra la posizione in quel momento e dà ordine di fare una cosa o un’altra.
Questo sistema si chiama propriocettivo, se sviluppato e stimolato in modo adeguato fin da quando il cane è cucciolo, consente non soltanto uno sviluppo armonico della muscolatura, ma anche di insegnare al soggetto a fare la cosa giusta al momento giusto.
Una sorta di memoria muscolare.
Lo stretching e il mal di schiena nel cane.
Lo stretching è un metodo molto efficace di prevenzione di contratture e lesioni muscolari.
Lo scopo di questa pratica è quello di mantenere elastica la muscolatura (in questo caso della schiena) aumentando o mantenendo l’ampiezza del movimento.
Dovrebbe far parte di ogni allenamento del cane atleta, effettuato sia come riscaldamento (e comunque mai a freddo) che dopo il lavoro per rilassare i muscoli e come decontratturante.

Il consiglio è quindi quello di far valutare il cane per poter affrontare poi un adeguata terapia riabilitativa insieme al professionista.
In caso di malattia degenerativa della colonna, il trattamento antidolorifico è certamente utile ed obbligatorio in certe situazioni.
Il dolore è sempre provocato non soltanto dalla compressione del materiale erniato ( in caso di ernia discale) ma anche dalla osteoartrosi provocata dagli osteofiti, (in caso di spondilartrosi).